LETTERA APERTA AL GOVERNO E AL DIPARTIMENTO DELLO SPORT PER AVERE CERTEZZA CHE IL KARTING RENTAL INDOOR (circuiti situati all'interno di ampi capannoni con aerazione) SIA AMMESSO
Illustrissimi, Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte Ministro dello Sport, Vicenzo Spadafora Dipartimento dello Sport Ministro della Salute, Roberto Speranza Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonacini Presidente ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Antonio De Caro Presidente CONI, Giovanni Malagò Presidente Sport e Salute, Vito Cozzoli
27 ottobre 2020
OGGETTO: Attività Sportiva Karting Indoor (in capannoni di oltre 5000 mq con areazione o con solo copertura e senza pareti laterali). Richiesta Chiarimenti
Fermo restando la nostra richiesta collettiva di riaprire lo sport dilettantistico che produce salute e benessere per il cittadino e lavoro per gli operatori del settore, siamo a richiedere interpretazione in merito alla possibilità di svolgere attività individuale in capannoni di ampia metratura (dai 4-5000 mq in su) per la disciplina del Karting denominata Indoor Rental.
Tale disciplina prevede lo svolgimento di allenamenti in tracciati che si trovano in capannoni di grandissime metrature dotati di areazione per i gas di scarico ovvero dotati solo della copertura e privi delle pareti laterali. Il più delle volte tali tracciati proseguono anche all’aperto per poi rientrare essendo appunto alcuni senza pareti e altri dotati di enormi aperture che li assimilano a strutture semi aperte. Nelle Faq pubblicate on line dal Dipartimento dello Sport viene posta una domanda che si avvicina al quesito da noi posto (ma non lo abbraccia del tutto perché nel nostro caso parliamo di metrature più ampie con altezze superiori e dotazioni diverse come le apparecchiature di aspirazione dei gas di scarico che fanno girare costantemente l’aria) prendendo in considerazione lo sport del paddle su struttura senza pareti laterali. La risposta però poi non prende in considerazione tale condizione perché risponde negativamente ma prendendo in considerazione solo le strutture chiuse come i palloni tensostatici o i campi con coperture pressostatiche.
Fermo restando che l’attività sportiva per gli allenamenti dei nostri atleti che svolgono competizioni di interesse nazionale è già ammessa, siamo però a richiedere una positiva interpretazione scritta di tale condizione anche per gli allenamenti degli altri atleti in modo da permettere a questo sport individuale, che si svolge indossando casco guanti e tuta, di poter continuare nelle strutture abilitate che se anche assimilabili ad un luogo chiuso di fatto non lo sono (non creando comunque mai aggregazione dovendo essere gli allenamenti a porte chiuse e rispettando i protocolli).
Auspichiamo in una celere interpretazione positiva sia per il karting che per gli altri sport similari con una correzione delle Faq che possano rispondere nel merito del quesito invece che presentarlo ma poi lasciarlo inevaso.
Dott. Davide Magnabosco Dirigente Nazionale ASI Responsabile Nazionale Settore ASI Karting
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